Per la condanna al reato di maltrattamenti occorre che sia accertata una condotta di vessazione vera e propria. Secondo la Corte di Cassazione anche se le condotte sono illecite e integrano altri reati (ad es. percosse e umiliazioni in danno della persona offesa) non possono integrare la fattispecie di maltrattamenti se prive del connotato dell’abitualità, quando ad esempio si sono verificate nell’ambito di un rapporto conflittuale, e commesse, di volta in volta, quale (abnorme) reazione occasionata da specifici comportamenti.
Fonte Studio Cataldi: Niente maltrattamenti per chi umilia la moglie se le molestie non sono continue