La Legge 22 maggio 1978, n. 194, è forse il punto più alto di una stagione di conquista dei diritti iniziata con la Legge sul Divorzio, lo Statuto dei Lavoratori, la Riforma del Diritto di Famiglia.
Articolo 1
Lo Stato garantisce il diritto alla procreazione cosciente e responsabile, riconosce il valore sociale della maternità e tutela la vita umana dal suo inizio.
L’interruzione volontaria della gravidanza, di cui alla presente legge, non è mezzo per il controllo delle nascite.
L’obiezione di coscienza è sicuramente una forma di rispetto dell’etica del singolo rispetto alle norme statali; ma è assurdo che tale opzione arrivi a pregiudicare l’esercizio di un diritto riconosciuto a tutela della donna (e della sua libera scelta) rispetto a quella di chi, per vocazione e professione, dovrebbe mettere l’altro al primo posto.